sabato 23 febbraio 2013


La sapienza
(da Lulù)

Un mio carissimo amico mi dice sempre che il senso della lettura è il trovare, in un personaggio o in uno scrittore, qualcuno che sia in grado di esprimere le tue idee più chiaramente di come potresti mai farlo tu, oppure qualcuno che sia in grado di “illuminarti” rivelandoti ciò che pensi (e che magari fino a quel momento avevi percepito come un qualcosa di confuso e vagamente definito).
Io gli ho sempre dato ragione, ma mai ho pensato che qualcosa del genere sarebbe potuta succedermi con la Bibbia! Sono partita nella lettura prevenuta e diffidente, mea culpa. Probabilmente solo ora sono giunta a uno stato d’animo che mi permetterà di finire questo mattone con serenità e nel modo giusto. Beh, meglio tardi che mai.
Comunque l’anonimo autore della Bibbia che è stato capace di colpirmi nella sua semplicità è colui che ha scritto il libro Sapienza.
A quanto pare questo libro è stato scritto nel I secolo a. C. (2000 anni fa!) da un filosofo che vuole insegnare a governare ai principi in nome della giustizia e ovviamente della conoscenza.
Tagliando tutti i discorsi teologici e tutta la lode di Dio (insomma è pur sempre la Bibbia, il centro di tutto quello è) ho trovato scritto pressappoco quel che penso, provo e percepisco io sull’argomento e ammetto che il trovarmi così in sintonia con un mister X dell’antichità mi ha riempito di qualcosa di molto simile alla tenerezza.
In questo momento, grazie a questo signore, mi sento in comunione un po’ con tutto e tutti: se riesco ancora a trovare condivisibile qualcosa scritto 2000 anni fa, significa che alla fine noi esseri umani siamo più simili, nel tempo e nello spazio, di quanto ci sembri in realtà. E, non so bene perché, quest’idea mi piace un sacco.

Riscrivo qualche stralcio del libro:
La sapienza è radiosa e indefettibile,
facilmente è contemplata da chi l’ama
e trovata da chiunque la ricerca.
Previene, per farsi conoscere,
quanti la desiderano.
Chi si leva per essa di buon mattino
non faticherà,
la troverà seduta alla sua porta.
Riflettere su di essa
è perfezione di saggezza,
chi veglia per lei
sarà presto senza affanni.
Essa medesima va in cerca
di quanti sono degni di lei,
appare loro ben disposta per le strade,
va loro incontro con ogni benevolenza.
Suo principio assai sincero
è il desiderio d’istruzione;
la cura dell’istruzione è amore;
l’amore è osservanza delle sue leggi;
il rispetto delle leggi
è garanzia di immortalità
e l’immortalità fa stare vicino a Dio.
Dunque il desiderio della sapienza
conduce al regno.
Se dunque, sovrani dei popoli,
vi dilettati di troni e di scettri,
onorate la sapienza, perché possiate regnare sempre.
(Sap 6, 12-21)

La (riferito alla sapienza) preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza
al suo confronto;
non la paragonai neppure
a una gemma inestimabile,
perché tutto l’oro al suo confronto
è un po’ di sabbia
e come fango sarà valutato
di fronte a essa l’argento.
L’amai più della salute e della bellezza,
preferii il suo possesso alla stessa luce,
perché non tramonta lo splendore
che ne promana.
Insieme con essa
mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani
è una ricchezza incalcolabile.
Godetti di tutti questi beni,
perché la sapienza li guida,
ma ignoravo che di tutti essa è madre.
(Sap 7, 8-12)

In essa (sempre la sapienza) c’è uno spirito intelligente,
santo, unico, molteplice, sottile,
mobile, penetrante, senza macchia,
terso, inoffensivo, amante del bene,
acuto,
libero, benefico, amico dell’uomo,
stabile, sicuro, senz’affanni,
onnipotente, onniveggente
e che pervade tutti gli spiriti
intelligenti, puri, sottilissimi.
La sapienza è il più agile di tutti i moti;
per la sua purezza si diffonde
e penetra in ogni cosa.
È un’emanazione della potenza di Dio,
un effluvio genuino della gloria
dell’Onnipotente,
per questo nulla di contaminato
in essa s’infiltra.
È un riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia
dell’attività di Dio
e un’immagine della sua bontà.
Sebbene unica, essa può tutto;
pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova
e attraverso l’età
entrando nelle anime sante,
forma amici di Dio e profeti.
Nulla infatti Dio ama
se non chi vive con la sapienza.
Essa in realtà è più bella del sole
e supera ogni costellazione di astri;
paragonata alla luce, risulta superiore;
a questa, infatti, succede la notte,
ma contro la sapienza
la malvagità non può prevalere.
(Sap 7, 22-30)

Dopo di questo, sarebbe blasfemo dire che per me la sapienza è Dio?
Non credo, visto che nello stesso libro della Sapienza c’è scritto che nell’unione con la sapienza c’è l’immortalità (e rendere qualcuno immortale è prerogativa di Dio no?).
Ecco, per me Dio è la sapienza.

 

0 commenti:

Etichette

Translate

About Me

Le mie foto
Rory e Lulù
Siamo due cuginette, Luisa e Rosa, che vivendo lontane hanno deciso di scrivere un blog insieme. A Luisa piace leggere, guardare gli anime e studiare (che secchiona!!!); a Rosa piace leggere, vedere film e scrivere. Speriamo tanto di riuscire a intrattenervi e ad interessarvi e che questo blog vi piaccia!
Visualizza il mio profilo completo

Lettori fissi