sabato 10 novembre 2012


Pocahontas
(da Lulù)

Pocahontas era una nativa americana (nata in Virginia nel 1595 circa e morta in Inghilterra nel 1617) che sposò un uomo inglese di nome John Rolfe.
Era la figlia del capo delle tribù della Virginia e i suoi veri nomi erano Matoaka e Amonute, infatti Pocahontas è solamente un soprannome infantile che nella lingua degli indiani significava qualcosa di simile a “piccola svergognata, piccola peste”.
Nel 1607 Pocahontas era solamente una ragazzina. È a questa data che si fa risalire il suo incontro con John Smith, uno dei capi dei coloni inglesi che stavano costruendo i primi insediamenti in Virginia. Lo stesso John Smith ha raccontato che egli era stato catturato e condannato a morte dagli indigeni, ma che Pocahontas lo difese rischiando la sua stessa vita e convinse il padre a lasciarlo andare vivo e vegeto.
Da questo episodio iniziarono rapporti amichevoli fra gli inglesi di Smith e gli indiani di Pocahontas. Sempre John Smith ha raccontato che durante una carestia il popolo di Pocahontas salvò i coloni portando loro molte provviste.
Questi rapporti amichevoli però durarono poco perché l’espansione degli inglesi preoccupava non poco i nativi americani che temevano, giustamente, di perdere le proprie terre. Quindi nel 1608 gli indiani organizzarono una specie di congiura per uccidere gli uomini di Smith, congiura che fallì perché Pocahontas lo avvertì del pericolo.
Nel 1609 John Smith fu costretto a tornare in Inghilterra per poter curarsi da una ferita da arma da fuoco.
Nel 1613 Pocahontas venne catturata da alcuni coloni che intendevano riscattarla in cambio di alcuni prigionieri inglesi. Il padre di Pocahontas liberò i prigionieri, ma i coloni furono così scontenti perché il riscatto in armi era stato molto scarso che decisero di trattenere Pocahontas. Pocahontas rimase prigioniera degli inglesi per un anno circa, durante il quale venne introdotta al cristianesimo e fu battezzata prendendo il nome di Rebecca.
Nel 1614 gli indiani attaccarono gli inglesi per tentare di salvare la loro principessa, ma lo scontro fu bloccato dalla stessa Pocahontas che decise di rimanere con gli inglesi rimproverando il padre perché l’aveva considerata di minor valore rispetto a qualche vecchia arma.
In quello stesso anno Pocahontas sposò John Rolfe, piantatore di tabacco in Virginia, da cui ebbe un figlio. Da questo figlio Pocahontas ebbe una discendenza che perdura ancora ai nostri giorni.
Nel 1616 la corona britannica stava trovando difficoltà nel trovare coloni disposti a trasferirsi in America. Quindi, per dimostrare loro che i nativi potevano essere “addomesticati” e aumentare così il numero di coloni, il governo chiamò Pocahontas in Inghilterra. In quello stesso anno Pocahontas e John Rolfe andarono a Londra dove Pocahontas conobbe il re Giacomo.
Nel 1617 i coniugi partirono per tornare in Virginia, ma Pocahontas si ammalò appena imbarcata e morì. Non si sa di preciso quale fosse questa malattia, ma, poiché Pocahontas è sempre stata descritta come molto sensibile all’aria fumosa di Londra, si pensa a una tubercolosi o polmonite.

Poiché Pocahontas non ha mai imparato a scrivere, la sua storia ci è stata tramandata da altri. Quindi la sua figura resta molto misteriosa e perciò affascinante, tanto che ci sono molte versioni della sua storia, più che altro leggendarie o comunque molto romanzate. 

Ad esempio il cartone della Disney Pocahontas è proprio una versione romanzata della sua vita.
L’amore fra John Smith e Pocahontas infatti è frutto dell’immaginazione, per quanto molti film ritraggono i due come amanti. Proprio per rendere verosimile una relazione amorosa con Smith l’età di Pocahontas viene alzata dai 10-12 anni (l’età che la Pocahontas storica aveva quando ha incontrato per la prima volta John Smith) a 16-18 anni.
Pocahontas venne vista per molto tempo come la prova concreta della possibilità di un’integrazione degli indigeni nella cultura europea (anche se sarebbe più corretto parlare di un’inglobazione, visto che era previsto il totale abbandono dei costumi dei nativi); negli ultimi tempi invece si tende a rappresentare Pocahontas come l’emblema dei valori degli indiani considerati più nobili di quelli europei.
Questa è la valenza presente nel cartone Disney, dove Pocahontas insegna a John Smith a rispettare la natura cantando la famosa canzone I colori del vento.
Bellissima è la scena che precede la canzone: John e Pocahontas stanno parlando di Londra e John dice che gli inglesi insegneranno ai selvaggi come “sfruttare al massimo” la propria terra. Pocahontas si offende e John cerca di spiegarle come con selvaggi intenda la “gente non civilizzata” e che “quando dico non civilizzata intendo…” e si blocca e Pocahontas dice “quello che intendi è non come te”.





Trovo che sia una scena di una profondità incredibile e molto attuale perché è sempre difficile ricordarsi di vedere il mondo dalla prospettiva dell’altro e a non dare per scontato che tutti pensino con la nostra mentalità.
A chi non l’avesse mai visto, consiglio di guardare Pocahontas con grande attenzione perché è tutt’altro che infantile. Potrebbe aiutarci a imparare ad essere più tolleranti e aperti, il che non è mai un male.
   


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Rory e Lulù
Siamo due cuginette, Luisa e Rosa, che vivendo lontane hanno deciso di scrivere un blog insieme. A Luisa piace leggere, guardare gli anime e studiare (che secchiona!!!); a Rosa piace leggere, vedere film e scrivere. Speriamo tanto di riuscire a intrattenervi e ad interessarvi e che questo blog vi piaccia!
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